venerdì 24 agosto 2007

Frühstuck in Wien

Colazione al Café Mozart
No, non ci siamo trasferiti in Austria. Eppure quello che vedete sul tavolo (soprattutto se ingrandite la foto) è realtà: coppe di gelato (mango, ananas, banana fatti con vera frutta), una fetta di Sacher, un cannolo.

Queste foto sono state prese in uno dei posti più paradossali di Kinshasa: il Café Mozart. Ci siamo andati ieri, in uno dei nostri rari giri in città. Dopo un'ora di traffico per raggiungere il centro, abbiamo scoperto che la persona con cui avevamo appuntamento era in ritardo (sarebbe poi arrivata due ore dopo, ma questo meriterebbe un post a parte sui tempi africani). Ne abbiamo quindi approfittato per un break di mezza mattina in questo caffè, che potrebbe perfettamente trovarsi sul Danubio se non fosse per un frigo con la pubblicità della birra "Skol".

Come potrete immaginare, la clientela è costituita quasi esclusivamente da bianchi, o comunque da persone che si possono permettere di pagare un dollaro per ogni gusto di gelato.

il bancone dei dolci del Café Mozart
Diversamente da quello che avrete pensato, invece, non si tratta di un avido imprenditore assetato di profitto che ha messo su questo caffè, bensì una congregazione di suore che l'hanno creato come appendice della scuola alberghiera che gestiscono. Le cameriere sono delle ragazze recuperate dalla strada, alcune delle quali sono anche andate a fare uno stage a Vienna.

Messa così, ci è saltato anche il senso di colpa iniziale che abbiamo provato entrando in questo posto. Se non ci spendiamo dei soldi noi, in fondo, chi mai lo farà? Tra l'altro la clientela è piuttosto rara, e dubito che il negozio abbia grandi profitti.

E sarebbe un peccato se scomparisse, perché il gelato è veramente buono.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciaz!!!non c'è che dire è proprio storia per un documentario...
raccogli inforazioni!!!
abbracci
chiara