sabato 11 agosto 2007

Atterraggio.

N'Djili Airport, Kinshasa
L'aeroporto di Kinshasa si chiama N'Djili. Il codice aeroportuale è FIH, che non si capisce assolutamente da dove venga. Manco a dire Leopoldville, quando il Congo non era ancora Democratico, non era nemmeno Zaire, ma era Belga.

L'aereo atterra e dalla scaletta si cammina direttamente per 100 metri fino al controllo passaporti, come a Ciampino ai bei vecchi tempi in cui c'era solo Virgin.

Al controllo passaporti ci sono quattro file: diplomatici, VIP, nazionali ed espatriati. Il Congo non è paese da turisti, non saprebbero in che fila mettersi. Per esclusione andiamo nella fila degli espatriati, insieme ai tanti congolesi che entrano col loro passaporto straniero; contrariamente alle previsioni terroristiche di Silvio, la guardia di frontiera ci fa passare, e anche i paramedici in camice bianco che controllano il certificato di vaccinazione della febbre gialla.

Il recupero bagagli è tutt'altra cosa. Raggiungiamo un invidiabile score di 0 bagagli arrivati su 8 spediti, prima di scoprire che l'Ethiopian era stata fin troppo solerte e ce li aveva messi nel volo che noi non eravamo riusciti a prendere. C'è tutto, ed è tutto sano.

All'uscita dall'aeroporto, la guardia ci chiede se abbiamo un pò d'acqua per lui. Marco, il missionario laico che ci è venuto a prendere, ci spiega che è un codice: l'acqua vale 100 franchi congolesi, un "sucré" (bibita) vale 2-300 franchi, una birra 600 franchi. Un dollaro sono 500 franchi, un euro 650.

Marco gli risponde che in stagione secca l'acqua è rara, e ce la caviamo con una risata.

Passiamo il cancello, e siamo a Kinshasa.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh, stavo cercando informazioni sull'aeroporto di Kinshasa (e Kinshasa e la Repubblica democratica del Congo in generale) e ho trovato per caso il tuo blog. Devo dire, i post sono davvero incredibilmente interessanti e vividi. Grazie mille per aver voluto condividere le tue esperienze. :)

Daniele ha detto...

Grazie a te per i complimenti immeritati :-)

Vai là per lavoro, turismo, cooperazione?

Se hai bisogno di qualche informazione in particolare sul Congo, fammi sapere!

Anonimo ha detto...

Oh, no, non vado là. :) Sto cercando materiale per un racconto che sto scrivendo, che in parte è ambientato in Congo (scrivo per diletto personale, niente di serio).
Man mano che cercavo di documentarmi (com'è che si dice: scrivi solo di quello che conosci?) ho trovato davvero molte cose interessanti, ma devo dire che è davvero frustrante che in giro si trovino così tante informazioni sui paesi occidentali/ricchi e così poco su tutti gli altri, soprattutto informazioni dettagliate che vadano oltre ciò che si può trovare nei libri di storia e geografia o nelle enciclopedie.
Ma immagino che la situazione rispecchi semplicemente un disinteresse generale. Anche a guardare il telegiornale, spesso sembra che metà mondo semplicemente non esista...
Grazie ancora.
PS. E se l'offerta è sempre valida, sono sicura che posso trovare il modo di pensare a qualche domanda più precisa. ;)

Daniele ha detto...

Un racconto ambientato in Congo? Interessante... Io devo ancora leggere "Cuore di Tenebra" di Conrad, che pare abbia ispirato Apocalypse Now.

Quello che tu dici è corretto, e comprensibile se guardi le difficoltà di accesso a Internet dei paesi "altri". "Scrivi solo quello che conosci", quindi ci vorrebbe qualche locale che scrivesse informazioni sul proprio paese. Ma per loro è un problema connettersi per leggere le pagine su Internet, figuriamoci scriverle...

Per le domande, sempre a disposizione! :-)