sabato 15 maggio 2010

Foresta termonucleare globale.

Ora basta. Metto finalmente fine alla farsa di aggiornare questo blog a tre anni di distanza. Questo sarà l'ultimo post, e chiuderà questo ciclo congolituanese. Il blog rimarrà a futura memoria, e io passerò ad altri progetti. The show the must the go the on.

Plokštine missile base, Lithuania
Oggi cade esattamente il terzo anniversario della nostra visita a Ignalina (cf. post precedente) e alla base missilistica sovietica di Plokštine, l'unica nell'attuale territorio dell'Unione Europea (almeno fino a quando non ne scopriranno un'altra meglio nascosta).

La storia è questa: in epoca sovietica, una parte della foresta nel parco nazionale di Žemaitija era off-limits. Gli abitanti della zona sapevano che c'era qualcosa di militare, ma nessuno aveva idea che ci fossero quattro silos con missili a medio raggio, puntati sull'Europa occidentale. Ovviamente il puntamento variava a seconda degli sviluppi politici. Se ben ricordo, a tratti i missili venivano puntati anche sull'Italia. Non che facesse poi una grande differenza: il lancio di un missile non sarebbe mai venuto da solo.


Soviet posters: techniques to stand guard and assault
Alla fine dell'Impero, la base venne chiusa e i missili spostati. I locali si accorsero che non c'era più nessuno a sorvegliare e si addentrarono nella foresta, scoprendo che a pochi metri dalle loro case c'era stato per anni un bel gruzzolo di kiloton pronti a radere al suolo l'Europa.

Da allora, la base (o quello che ne rimaneva) è stata blandamente trasformata in attrattiva turistica. Non molto è stato fatto, forse deliberatamente: in fondo l'aria di decadenza postsovietica ci sta benissimo. Gli interni della base sono stati decorati con vecchie uniformi e poster militari, ed è possibile fare visite guidate. Delle attrezzature rimane poco o niente: tutto ciò che aveva un minimo valore è stato "riciclato" (ehm) dagli abitanti dei villaggi vicini. Tuttavia, l'atmosfera della base rimane: porte pesanti, scritte allarmanti sui muri, corridoi stretti e lunghi.

Soviet missile silo
Dei quattro silos in cui venivano riposti i frutti della guerra fredda, solo uno è visitabile. A dire la verità, la vista di quello che dovrebbe essere il pezzo forte dell'esposizione è un pò un "anticlimax", come direbbero gli inglesi: si tratta in fondo solo di un profondo buco. Il resto viene lasciato alla fantasia. Che ne dici di una bella partita a scacchi?

domenica 21 febbraio 2010

Il nostro amico atomo.

Ignalina Nuclear Power PlantForse non tutti sanno che fino all'anno scorso, nell'Unione Europea c'era una centrale nucleare costruita con la stessa tecnologia di Chernobyl. Quella centrale si chiama Ignalina, in Lituania. Quando siamo andati a maggio 2007 (vedi che succede a scrivere i post con appena tre anni di ritardo) Ignalina era ancora funzionante. E' stata chiusa nel dicembre 2009 (si fa per dire: non è banale "chiudere" una centrale nucleare) e ormai di centrali simili ne sono rimaste solo 3 in Russia.

Manichini all'Ignalina Visitor CenterOvviamente la centrale si poteva vedere solo da fuori, anzi che nessuno ci è saltato addosso quando scattavamo le foto. C'era però un simpatico Visitor Center, con un modellino della centrale, un pò di spiegazioni (in lituano e russo) e qualche monitor con cui vedere in diretta che succede dentro (very exciting... Sostanzialmente l'immagine era quella di un grande stanzone, con qualche formichina di tecnico che gironzolava). Non potevano mancare un paio di manichini con la collezione Ignalina Primavera-Estate 2007 (vedi foto).

A pochi chilometri da Ignalina si trova l'amena cittadina di Visaginas, che altro non è che la città-dormitorio di tutti gli (ormai ex) impiegati della centrale. E' da notare che la maggior parte della popolazione è russofona: principalmente i tecnici "esportati" dalla Russia in epoca sovietica e le loro famiglie.


Visaginas Clock in central squareI russi in Lituania sono stati più fortunati dei loro connazionali nelle altre due repubbliche baltiche. Infatti i lituani, costituendo l'80% della popolazione e quindi non sentendosi minacciati dalla "russificazione" come gli estoni e i lettoni, hanno dato la cittadinanza a tutti i residenti, non richiedendo esami di lingua. I russi lituani si sono quindi visti regalare un passaporto UE col quale muoversi più o meno liberamente in Europa e oltre.

Attrazioni turistiche di Visaginas: nella piazza centrale della città (se riuscite a distinguerla da tutti i vasti spazi tra un soviopalazzone e l'altro) si trova una colonna con il simbolo della città: la cicogna. L'orologio sottostante, oltre all'ora e alla temperatura dell'aria, mostra il livello di radioattività. Può essere utile, ma quando l'ora è radioattiva forse è già troppo tardi.