
In questi primi giorni a Lubumbashi, non siamo andati molto in giro. Sostanzialmente siamo rimasti chiusi in un ufficio a installare dei PC e lavorare su un server. Non molto diverso da casa, insomma.
Le cose cambieranno (ah, se cambieranno!), ma per il momento il nostro panorama sulla città è il balcone dell'ufficio, che si affaccia su una delle strade più centrali e trafficate di Lubumbashi.
La ragazza ritratta nella foto, in particolare, vende degli aggeggi sui quali si può registrare un suono (una melodia, una voce, fate voi). L'aggeggio è poi in grado di ripetere ad libitum il suono inserito. Per far apprezzare qualità del suono e resistenza dell'apparecchio, in questi ultimi giorni la giovane venditrice ci ha deliziato con la musichetta di "Tanti auguri a te" per tutta la giornata. Una festa.
1 commento:
incredibile. nel leggere i tuoi racconti mi sembrava di sentirti parlare, con il tuo tono ben scandito e sapientemente ironico... qui a roma - piovosa e grigia, oggi, e sempre più tormentata dal traffico e dai deliri - c'è bisogno di narrazioni africane. Buoni smanettamenti!
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