giovedì 4 ottobre 2007

La sfiga ci vede benissimo.

Oggi un aereo Antonov 26 è precipitato subito dopo il decollo dall'aeroporto di N'Djili, a Kinshasa (BBC, Corriere, Repubblica). L'aereo è precipitato proprio sul quartiere di Kingasani, dove siamo stati quest'estate. Del resto la cosa non è particolarmente sorprendente; il quartiere è perfettamente in linea con la pista di decollo e di atterraggio, basta vederlo dalla mappa satellitare gentilmente fornita da Google Maps.

Il puntino segnato (un pò al di sotto della traiettoria di decollo degli aerei) è la missione, che è rimasta illesa.

Non sappiamo ancora se sia rimasto coinvolto qualcuno di nostra conoscenza, ma non importa molto. La sorte sembra accanirsi platealmente su chi non ne avrebbe bisogno, storia nota. E nelle prossime notti le strade di Kingasani probabilmente risuoneranno di molti canti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nel maggio scorso, mentre ero a Kinshasa, una ONG mi aveva chiesto di andare a visitare il luogo dove voleva realizzare un progetto di sviluppo. Era in una zona un pò sperduta nella provincia dell'Equateur, e l'unico mezzo per arrivarci era l'aereo... una compagnia congolese che ha (aveva?) ben due aerei, modello Antonov.
Io, complice anche del fatto che di lì a poco tempo avremmo dovuto ospitare molti amici dall'Italia (tra cui i nostri tre ISF Silvio, Daniele e Samuele), ho preso la scusa che non mi sentivo sicuro a volare su quegli Antonov, e ho rifiutato. Al momento, i miei interlocutori mi hanno un pò dato del fifone (anche se in modo sottinteso)... ma come, fai due anni di missione in Congo ed hai paura di volare? Non è che avessi paura di volare (nel Nord ci ero già andato, ma con un aereo un pochino piùsicuro un Boeing 767 di una compagnia un pochino più affidabile... solo un pochino però)... però la fama di questi Antonov, anche da parte degli stessi amici congolesi, non era buona: qui a Kinshasa li chiamano le "bare volanti".

Avevo ragione io.

Marco